E 133
 
Paese
Germania  
Anno
1968  
Tipo
Elettrica 15.000 V C.A. 16,3 Hz
Co'Co'Co'
   

Gli anni 60 sono stati quelli del boom economico non solo in Italia, ma anche in Germania.
Erano gli anni in cui i tedeschi a legioni invadevano i camping della riviera adriatica con le loro rulottes, tende, wuerstel, patate fritte ed importanti quantità di birra.
L'Ing. Emil Wurstleber del LBA (Lokomotiven Bauamt - Ufficio centrale costruzione locomotive) di Minden ebbe l'idea ispiratrice per questa E 133 durante uno di questi periodi di riposo (come ampiamente riportato nella pagina "Fortschirft und Gemüsezucht " del Mindener Tagesblatt datato 18 Agosto 1967). Erano gli anni in cui stava entrando in servizio la 03 (poi 103) e la visione delle nostre 636, 645, 646 certamente deve aver dato una notevole spinta alla creatività del pur molto serio ingegnere.
E' però anche probabile che il progetto sia stato ispirato dal fatto che il locale supermercato aveva momentaneamente finito le scorte di birra, ed i rifornimenti ritardavano anche a causa delle concomitanti ferie esistive e conseguente mancanza di personale.
Con una tale locomotiva, "gibt's keine Moeglichkeit mehr, das die Blöde die Bierwagen wegen Ueberlastung am Brenner nicht mitnehmen konne..." (trad: non succederà più che quegli imbecilli non possano tirarsi dietro i carri birra a causa del soprappeso  al Brennero).
Accolto entusiasticamente, il progetto venne realizzato e concluso nella primavera del 1968 ed il primo prototipo impostato presso la Henschel di Kassel. La E 133 001 venne consegnata a novembre del 1968.
Le prove diedero ottimi risultati, a parte una certa tendenza allo scodamento oltre i 160 Km/h. Quello che bloccò l'entrata in servizio di una cospicua serie di macchine fu la loro efficienza...
Infatti la loro indiscussa capacità di traino permetteva composizioni chilometriche che impegnavano in maniera eccessiva i passaggi a livello, anzi, "un" passaggio a livello, in particolare, quello che la moglie dell'allora presidente della DB doveva fare per tornare a casa dalla parrucchiera.
Il progetto venne perciò bloccato come antieconomico e passato al RAEUDL (rinominato dopo la guerra BAEUL Bundesanstalt fuer die Entwicklung von unwahrscheilichen Lokomotiven - Ufficio federale per lo sviluppo di locomotive improbabili). I prototipo venne mantenuto in servizio per il traino di locali pendolari in zone ad alta immigrazione ed al primo guasto di una certa entità cannibalizzato per pezzi di ricambio della classe 103, da cui aveva ereditato circa il 90% dei componenti.
Alcuni appassionati ricordano ancora le frasi d'amore che l'Ing. Wurstleber, ormai in pensione, rivolgeva alla carcassa ormai irriconoscibile della sua creatura dopo importanti visite alla locale Gasthof Kranz.